
Matteo Berrettini svela la verità sul suo problema intestinale agli Australian Open 2022
Matteo Berrettini ha recentemente condiviso un episodio imbarazzante ma significativo della sua carriera durante un’intervista nel podcast Tintoria. Questo racconto non solo mette in luce la sua determinazione come atleta, ma rivela anche un lato più umano e divertente del tennista.
Era gennaio 2022, e Berrettini si trovava a Melbourne per partecipare agli Australian Open, uno dei tornei più prestigiosi del circuito tennistico. Durante il suo incontro di secondo turno contro l’americano Brandon Nakashima, il tennista ha dovuto affrontare un imprevisto: un attacco di mal di pancia che si è manifestato proprio nel bel mezzo della partita.
Nonostante la pressione del match, Berrettini ha trovato una certa continuità nel secondo set, riuscendo a vincere il parziale. Tuttavia, le sue condizioni fisiche sono rapidamente peggiorate. “A un certo punto, mi sono reso conto che non riuscivo a concentrarmi come avrei voluto, e la situazione stava diventando critica”, ha raccontato. Con grande prontezza, ha richiesto l’intervento del medico e ha assunto Imodium, un farmaco per trattare la diarrea, nella speranza di contenere il malessere.
Un match tra sport e imprevisti
Nonostante il disagio, Berrettini ha mostrato la sua determinazione nel riprendere il controllo del match, aggiudicandosi il terzo set. “In qualche modo sono riuscito a vincere quel set, ma non ho neanche esultato, sono scattato direttamente verso il bagno”, ha commentato con un sorriso. La situazione è diventata comica quando ha dovuto spiegare all’arbitro il motivo della sua urgenza. “Fortunatamente, il campo era vicino ai servizi igienici, così sono riuscito a gestire la situazione”, ha aggiunto.
Il secondo set si è rivelato una vera e propria maratona:
- Ogni cambio campo diventava un’opportunità per correre in bagno.
- “Ho giocato un intero set senza mai fermarmi”, ha confessato il tennista.
- Ha comunicato al suo allenatore: “Mi sto cagando addosso”, incalzando il suo coach, che inizialmente pensava si trattasse di ansia da prestazione.
Berrettini, con la sua tipica ironia, ha dovuto chiarire: “No, non è quel tipo di paura, è proprio lei”.
La resilienza di un campione
Questo episodio non è solo una testimonianza della forza di volontà di Berrettini, ma anche un momento di leggerezza che ha colpito i tifosi e gli appassionati di tennis. Ha dimostrato di saper affrontare le difficoltà con spirito e umorismo, un aspetto che lo rende ancora più amato dal pubblico.
La partita contro Nakashima ha segnato una tappa importante nella carriera di Berrettini. I suoi successi e le sue sfide sul campo hanno contribuito a costruire la sua immagine di atleta tenace e determinato, capace di superare ostacoli non solo sportivi ma anche personali. Questo tipo di resilienza è fondamentale nel tennis, uno sport dove la pressione psicologica e fisica è costante.
La storia di Berrettini è un promemoria per tutti gli sportivi e i tifosi: gli imprevisti fanno parte del gioco. La capacità di adattarsi e reagire in modo positivo è ciò che distingue i grandi atleti. Nonostante il malessere, il tennista ha mostrato che il vero spirito sportivo risiede nella determinazione e nella capacità di affrontare le difficoltà, anche quelle più imbarazzanti.
Il racconto di Matteo Berrettini ha sicuramente strappato un sorriso agli ascoltatori del podcast e ha riacceso l’interesse per la sua carriera, che continua a essere caratterizzata da traguardi e sfide. Con la sua grinta e il suo talento, Berrettini rimane uno dei protagonisti del tennis mondiale, pronto a scrivere nuove pagine di storia, sia dentro che fuori dal campo.