
Andrea Rizzoli commuove tutti con un potente discorso ai funerali di Eleonora Giorgi
Il 15 ottobre 2023, la Chiesa degli Artisti a Roma ha accolto i funerali di Eleonora Giorgi, attrice italiana scomparsa a causa di un tumore al pancreas. La cerimonia, voluta dalla stessa Eleonora, ha riflettuto la sua personalità e il suo amore per l’arte, caratterizzata da scelte musicali significative e da un’atmosfera di profonda commozione.
Un tributo musicale toccante
La bara di Eleonora è entrata nella chiesa sulle note di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd, un brano che evoca nostalgia e riflessione, perfettamente in linea con il sentimento di perdita che permeava l’ambiente. Al termine della cerimonia, è stata accompagnata all’uscita da “A Whiter Shade of Pale” dei Procol Harum, un altro inno alla bellezza e alla fragilità della vita. Questo tributo musicale ha reso omaggio non solo alla carriera dell’attrice, ma anche al suo spirito libero e alla sua passione per la musica.
Il commovente discorso di Andrea Rizzoli
Il discorso di Andrea Rizzoli, figlio di Eleonora e Paolo Ciavarro, ha rappresentato uno dei momenti più intensi della cerimonia. Andrea ha voluto rendere un tributo alla madre non solo come figura iconica del cinema italiano, ma soprattutto come madre amorevole e presente. Ha dichiarato: “Nonostante un lavoro che spesso porta lontano da casa, lei è sempre stata con noi”, evidenziando il profondo legame familiare e la dedizione di Eleonora verso i suoi figli.
In un momento particolarmente toccante, ha parlato del suo fratello, Paolo Ciavarro, rivelando come la madre avesse sempre saputo dare consigli con grande delicatezza. Ha affermato: “Mai ha risposto come Eleonora Giorgi, ma sempre mettendosi nei nostri panni”, mostrando così il suo approccio empatico nell’educare i figli.
Riflessioni sulla malattia e sulla spiritualità
Uno dei passaggi più controversi del suo intervento è stato quando Andrea ha criticato la retorica comune che descrive i malati di tumore come “guerrieri”. Con fermezza ha affermato: “A volte viene detto che i malati di tumore sono dei guerrieri perché intraprendono una lotta. Mi perdonerà il monsignore, ma sono puttanate”. Le sue parole hanno suscitato reazioni contrastanti, accendendo un dibattito sulla rappresentazione della malattia e sulla difficoltà di affrontare un percorso terapeutico. Ha spiegato che chi affronta una malattia non ha armi per combattere, ma si affida alla medicina e alla scienza, la quale, purtroppo, non sempre fornisce risposte efficaci.
Andrea ha anche voluto condividere il pensiero della madre sulla spiritualità: “Mia mamma era agnostica, ma sapeva dell’esistenza di Dio. Per crederci non serve la fede, ma la ragione”. Questo aspetto della personalità di Eleonora Giorgi riflette la sua ricerca di significato e verità, influenzando il suo approccio alla vita stessa.
Il vescovo Antonio Staglianò, che ha officiato la cerimonia, ha colto l’occasione per ricordare il coraggio con cui Eleonora ha affrontato la malattia. Ha sottolineato: “Era consapevole della gravità della sua condizione e ha accettato questa sfida del dolore con forza”, citando anche scrittori come Cesare Pavese e Giacomo Leopardi per riflettere sul significato della vita e sulla sua continuità, anche di fronte alla morte.
La cerimonia funebre, che ha rispettato scrupolosamente le volontà di Eleonora Giorgi, è stata un momento di grande affetto e rispetto da parte di amici, familiari e ammiratori. Il pubblico ha reso omaggio alla sua memoria con grande calore, riconoscendo l’importanza della sua figura nel panorama culturale italiano.
Il funerale di Eleonora Giorgi ha rappresentato un momento di grande commozione e riflessione. Le parole di Andrea Rizzoli hanno aperto un dibattito profondo su come affrontare la malattia e sulla rappresentazione dei malati. Il ricordo della grande attrice continuerà a vivere nei cuori dei suoi cari e di tutti coloro che l’hanno amata e apprezzata nel corso degli anni.